Nei cantieri di Viareggio e Livorno tre intensi giorni di festeggiamenti hanno coinvolto armatori, dipendenti e autorità.
Centocinquant’anni di valori, ancora oggi tramandati di padre in figlio, in grado di fondere la passione per l’eccellenza e il saper osare, al design e all’innovazione tecnologica.
Un cantiere che negli anni ha saputo creare vere opere d’arte, l’unico che può vantare un esemplare custodito insieme ai disegni di Leonardo da Vinci, nel Museo della Scienza e della Tecnica di Milano: il “Brigantino San Giorgio”, varato nel 1921. Negli anni ‘60, con Lorenzo Benetti il cantiere rivoluzionò il mondo dello yachting, passando dalla costruzione in legno a quella in acciaio e decretando così la nascita del moderno concetto di megayacht, le cui serie Delfino, Gabbiano e Mediterraneo sono divenute barche iconiche, al cui nome sono associati racconti leggendari dell’aristocrazia e del jet set internazionale negli anni della “Dolce Vita”. Da Ranieri di Monaco a David Bowie, che era solito trascorrere le vacanze sul suo “El Caran” in compagnia di amici altrettanto famosi come Mick Jagger, Robin Williams e Michael Caine, fino ai Beatles, che sono stati spesso ospiti del loro manager, proprietario di un Delfino Benetti.
La reputazione del cantiere si diffuse a tal punto da ottenere dal magnate Adnan Kashoggi l’incarico di progettare e costruire lo yacht più famoso di tutti i tempi: il “Nabila”, che per le straordinarie linee e le sue lussuosissime rifiniture a bordo suscitò curiosità e scalpore, talmente iconico da essere stato immortalato nel film di James Bond “Mai dire mai” ed aver meritato il titolo di una canzone dei Queen, “Kashoggi’s boat”. Nonostante il successo planetario, fu proprio questo progetto a decretare il passaggio di proprietà.
Ad accogliere la sfida, nel 1985, di riportare Il cantiere Benetti alle eccellenze produttive del passato, fu il giovane Paolo Vitelli, cultore di eccellenza e da sempre appassionato del brand Benetti, ma soprattutto un grande visionario e innovatore. Il suo intuito di utilizzare il composito, nella nuova linea Classic 115’ del 1988, portò alla vendita di un centinaio di esemplari in soli 10 anni, ancora oggi un record assoluto nella nautica. Con un approccio pioneristico e anticipando quella che poi diventerà una componente indispensabile per uno sviluppo industriale consapevole, oltre due decadi fa, Paolo Vitelli costruì il primo yacht diesel elettrico al mondo (Ambrosia 2006) e creò un centro interno di Ricerca e Sviluppo, focalizzato sulla riduzione dei consumi e sulla scelta di materiali costruttivi sempre più sostenibili. Le ultime creazioni della casa esprimono l’apice della tecnologia e del saper fare Benetti: “Luminosity”, varato nel 2020, con i suoi 107 metri è il più grande Giga yacht con un motore a propulsione ibrida. E il B.Yond 37 metri nel 2022 è stato premiato come lo yacht più green della sua categoria per il suo innovativo sistema a propulsione ibrida. Nello stesso anno il cantiere rivoluziona il concetto di lifestyle a bordo con la serie Oasis Deck™, con poppa ad ali laterali che si aprono a filo d’acqua creando una nuova tendenza nel settore.
I TRE GIORNI
Per celebrare questo straordinario traguardo, il 16 giugno a Viareggio, dove iniziò la storia del cantiere, un emozionato Paolo Vitelli, fondatore del Gruppo Azimut|Benetti, la figlia Giovanna, Presidente, il CEO Marco Valle insieme ai dipendenti dell’azienda hanno accolto le autorità locali a testimonianza del profondo legame con il territorio. È stato un momento per ricordare la storia di due famiglie che, in epoche diverse, hanno saputo condividere valori e passione, ma è stata anche l’occasione per abbracciare, ringraziare e omaggiare i collaboratori di sempre.
A seguire, il 17 giugno, i protagonisti dell’evento sono stati gli armatori, invitati a partecipare ad una spettacolare serata presso il Cantiere di Livorno che grazie alla sua maestosa area di 250.000 mq, oggi rappresenta il più grande cantiere del Mediterraneo per navi da diporto. All’interno di uno dei capannoni, a fianco di uno yacht in costruzione l’architetto e scenografo belga Charles Kaisin ha saputo ripercorrere in maniera straordinariamente creativa la storia di Benetti e, in collaborazione con i suoi oltre 50 camerieri/attori, ha intrattenuto gli ospiti presenti con tocchi di genialità: piatti serviti sotto cloche a forma di antichi vascelli, conchiglie “sonore” da cui ascoltare suoni e voci tipiche di uno yacht in costruzione, proiezioni, un pianista e una soprano “volanti” e centinaia di luci ondeggianti. All’esterno la marina che, per l’occasione, ospitava alcune tra le più iconiche imbarcazioni del brand, tra queste, ormeggiate e illuminate in maniera scenografica, “Odissey III”, un 33 metri della serie Mediterraneo, datata 1967, “Stella Fiera”, prima unità della serie Classic 115’, El Caran appartenuta a David Bowie, e le ultimissime della casa delle serie B.Now e OASIS Deck.
Infine domenica 18 giugno, il cantiere di Livorno ha accolto i dipendenti, le loro famiglie e i fornitori, proponendo attività ludiche, come le visite al faro e alla flotta d’imbarcazioni, attività sportive, come le prove di vela organizzate in collaborazione con il Circolo Velico di Antignano, e culturali, come le visite al museo del cantiere e gli spettacoli” Scenari di Cantiere” tenuti dal Teatro Goldoni della città. I dipendenti storici dell’azienda sono stati omaggiati di un prezioso riconoscimento, mentre ai giovani è stato offerto uno speciale corso di formazione, a conferma del ruolo centrale, per il cantiere, della crescita professionale dei propri dipendenti.